Regista/documentarista e ricercatrice sarda, nata a Cagliari nel 64. Ha al suo attivo numerose esperienze di animazione culturale, ricerca e produzione. Ha frequentato il corso di perfezionamento di Management dell’Arte e dei Media presso la Hogeschool voor de Kunsten di Utrecht e  conseguito il titolo di specializzazione nella Facoltà di Tecnologia dell’Arte e dei Media a Hilversum, European Master of Arts Video e Televisione (EMMA).
Vive e lavora tra la Sardegna e l’Olanda.

Esperienze lavorative

1984-1989: fondatrice e presidente del Circolo del Cinema “Filmazione” aderente alla FICC

1985- 1988: consulente e operatrice culturale presso la Cineteca Sarda – Società Umanitaria di Cagliari.

1989: coordinatrice di corso e docente per conto della Società Umanitaria, Assessorato al Lavoro dellaRAS e Comunità Europea, per giovani emigrati sardi di seconda generazione a Bruxelles e La Louviere.

1988-90: docente nei corsi di formazione professionale per operatori culturali, ludotecari e bibliotecari della Società Umanitaria di Cagliari finanziati dall’Assessorato al Lavoro della RAS e dalla Comunità Europea.

1991: produzione e regia del programma televisivo Sardi in Belgio: In terra anzena (documentario 45’) e Figlio di valigia (docudramma15) per RAI3 sede della Sardegna per la serie curata da Giovanni Columbu.

1993-94: responsabile Ucca (Unione dei Circoli del Cinema Arcinova) per la Sardegna: promotrice di numerose rassegne cinematografiche e convegni.1994: produzione e regia del documentario “Mani e volti: storia del lavoro della donna in Sardegna” e spot televisivo, vincitori entrambi del primo premio al concorso indetto dalla Commissione Regionale delle Pari Opportunità della Presidenza della Giunta della RAS.

1996: project management, traduzione ed elaborazione testi per la Spectrum Film di Amsterdam (NL) per la duplicazione su magnetico della trilogia Sardegna: Corbeddu, Salude e Libertade, Riso Sardonico del regista Louis van Gasteren.

1998: ideazione e coordinamento generale del Workshop internazionale e multidisciplinare “Atelier Montevecchio: Industria abbandonata nella natura” sostenuto finanziariamente dalla Hogeschool voor de Kunsten Utrecht, EMSA, Comune di Guspini e Provincia di Cagliari.

1998/99: produzione e regia del documentario “Andaiausu a pei a pei -Andavamo a piedi nudi” 30’ (Betacam) storia di donne in miniera a Montevecchio in Sardegna, realizzato in coproduzione con il Comune di Guspini/Commissione Comunale per le Pari Opportunità, Commissione Regionale per le Pari Opportunità, Ente Minerario Sardo e Hogeschool voor de Kunsten Utrecht.

2000: produzione del documentario “Venti metri quadrati d’Italia” con regia di Tonino Boniotti. Un video documentario 30’ (Betacam) che descrive la vita di un gruppo di emigrati italiani, sardi e siciliani per la maggior parte, a Delft ed ormai in pensione. In particolare mostra le loro attivita’ negli orti fuori dalla citta’ dove in gruppo hanno ricreato un particolarissimo, non ultimo divertente microcosmo.

Andaiausu a pei a pei. Andavamo a piedi nudi, 1999

regia Lucia Argiolas; riprese Josef Leenhouwers, montaggio Galit Eliat, sonoro Mosh Keiner, voce Tino Petilli, musiche Alessandro Olla e Daniela Ledda, sottotitoli Lia Desotgiu. Produzione Sardegna/Olanda, 1999. Doc. 30’
Ricordano e raccontano: Adelina Tolu, Barbara Concas Pani, Annetta Caddeo, Giannetta Melis, Fedela Arixi Usai, Idina Atzei Caddeo.

Il documentario presenta in parallelo la storia delle donne in miniera, raccontata da alcune anziane ancora viventi tra Guspini e Arbus, e la tragedia avvenuta nel cantiere Atzuni della miniera di Montevecchio nel maggio del 1871 in cui persero la vita 11 fra bambine e ragazze mentre riposavano in una baracca dormitorio. Poetico racconto di memoria e di storia orale.

Mani e Volti. Le donne e il lavoro in Sardegna, 1994

Regia Lucia Argiolas e Dafne Turillazzi. Riprese S. Crisponi, PF Sanna, G. Trudu; montaggio A. Trudu; consulenza musicale A. Porru. Produzione Videon, Cagliari, 1994. Documentario 30’
I° Premio al Concorso promosso dalla Commissione Pari Opportunità – RAS

Tra vecchi e nuovi saperi, modi e linguaggi della vita quotidiana e del lavoro delle donne: dall’arte antica dei cestini e dei tappeti, al lavoro di miniera e contadino, all’ agriturismo, all’ alta scolarizzazione…

Categorie: biofilmografie

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