VISUAL ARTIvist da Zanele Muholi a Claude Cahun: documentari
Circola nel cinema Alice Guy propone 4 appuntamenti di documentari e incontri sul filo del lavoro di indagine su soggettività chiaramente posizionate e della relazione tra arti visuali (fotografia, video, cinema) e forme degli immaginari, nell’ambito della mostra ZANELE MUHOLI Visual Artivist , fotografa di fama internazionale e attivista visuale, che rimarrà aperta presso lo spazio comunale d’arte Il Lazzaretto di Cagliari, nel quartiere di S. Elia, dal 1 al 31 giugno 2013, per l’organizzazione e la cura di Emanuela Falqui e Stefano Fois
ogni giovedì alle ore 20,30 nella sala proiezioni del Lazzaretto, Via dei Navigatori, quartiere di S. Elia (ingresso libero con tessera FICC).
Zanele Muholi Difficult Love
Il 6 giugno, apriamo, nel quadro della mostra a lei dedicata, con DIFFICULT LOVE, documentario della stessa Zanele Muholi e Peter Goldsmith (Sudafrica 2010, 48′) sulla vita, le sfide e le resistenze delle donne nere lesbiche e la comunità LGBT in Sudafrica, raccontate attraverso l’obiettivo partecipante della regista, che esplicitamente coniuga il suo impegno politico e la sua produzione artistica, nel confronto conflittuale ma relazionale con i propri contesti di vita e di appartenenza, per la libera espressione di sè, in conflitto con le violenze machiste e i crimini d’odio sessisti e omofobici, a cui contrappone la forza trasformativa della visione e della libera autorappresentazione, fuori del vittimismo pietistico e delle gabbie normative . Nonostante la drammaticità dei temi che indaga infatti nel suo lavoro fotografico e video Zanele Muholi costruisce una forte visibilità ed un radicale pubblico colloquio.
La disponibilità del video si deve al Festival Some Prefer Cake 2012 di Bologna, che vivamente ringraziamo.
SusanSontag in Obiettivo Annie Leibovitz
L’esplorazione continua il 13 giugno, con Annie Leibovitz. Live Through A Lens (USA 2006, 80’)
Vita e lavoro di una fotografa di grande potenza e soggettività artistica raccontata dalla sorella Barbara Leibovitz, in un documentario di grande narrazione.
Annie Leibovitz famosa già dagli anni ’70: dalle foto realizzate nelle Filippine durante la guerra del Vietnam alla lunga collaborazione con la rivista Rolling Stone, grande amica e foto-narratrice della generazione ROCK, poi assurta agli alti livelli della moda e del mass marketing patinato tra Vanity Fair , Vogue e il divismo cinematografico, ma senza mai perdere di vista il proprio punto esigente di ricerca ed il senso di sé; compagna di vita della grande intellettuale femminista Susan Sontag con cui ha condiviso il più recente dolore della guerra nel cuore dei Balcani e di Sarajevo e che ha accompagnato nel personale viaggio della morte, guardata e raccontata nella condizione della condivisione dell’amore e del dolore.
Il 20 giugno incontriamo la giornalista e tecnologa Federica Fabbiani: ci porta il suo recente lavoro in ebook Visioni lesbiche che raccoglie in forma narrativa l’archivio di film proposto on line dal sito LezTrailer ( sito di trailer di film, documentari, cortometraggi, serie tv, yuri e serie web). Il focus è sulla evoluzione delle immagini e delle rappresentazioni cinematografiche secondo le linee della lesbian film theory. Storia del cinema e contemporaneità attraverso modelli, stereotipi negativi ed autorappresentazioni in libera soggettività, nella consapevolezza del ruolo che il cinema e i media hanno nella strutturazione delle identità personali e collettive e dell’importanza degli strumenti di comunicazione visiva. L’incontro prevede la visione di una selezione di materiali documentari proposti dalla autrice stessa, dai film:
Lo schermo velato di Robert Epstein e Jeffrey Friedman, USA 1996, a Fabulous. The story of queer cinema di Lesli Klainberg, Lisa Ades, USA 2006.
Lover Other di Barbara Hammer
A chiudere il 27 giugno FOCUS su CLAUDE CAHUN e le vicende, davvero molto interessanti da interrogare per più versi, del suo lavoro e del suo destino: grande e poliversa artista e fotografa, ebrea libertaria, già molto nota ed attiva nel quadro della ricerca sperimentale e d’avanguardia artistica e politica francese di area surrealista, condannata a morte con la sua compagna di vita per la loro attiva resistenza alla occupazione nazista e sopravvissute grazie all’avvenuta liberazione, e poi ignorata, oscurata, persa nella storia : riscoperta solo da alcuni anni attraverso il caparbio, capillare ed appassionato lavoro di ricerca di alcune/i che ne hanno ricercato e seguito le labili tracce affioranti sotto il nome del fotografo surrealista Claude Cahun.
Proiezione del documentario Lover Other : Claude Cahun e Marcel Moore (USA, 2005, 50’) della regista newyorkese Barbara Hammer, che ringraziamo vivamente per la disponibilità del suo interessante singolare documentario, che ci ha inviato e che abbiamo sottotitolato in italiano. In chiusura Ero Scordata azione fotografico-teatrale di Luisa Rivano e Vanessa Aroff originale omaggio al suo lavoro e creatività.
per le informazioni relative alle registe e autrici dei documentari e materiali presentati rimandiamo alle pagine delle bio_filmografie di cinemadonne.it
0 commenti