Guardala attentamente.Cammina lungo una strada polverosa, in testa una grande cesta, un bambino al collo, oppure lascia l’ufficio o alle prime luce dell’alba estiva va ad attingere l’acqua al pozzo. oppure fa jogging per tenersi in esercizio. Dietro di lei sente dei passi. Pesanti, rapidi. Passi maschili. Ha paura. Potrebbe essere uno stupratore. Potrebbe essere un soldato, un molestatore, un rapinatore, un assassino. Potrebbe non essere niente di tutto questo. Potrebbe essere un uomo che ha fretta. potrebbe essere un uomo che va al suo passo normale. Ma lei ha paura. Ha ragione di avere paura. La sua reazione sarebbe diversa se alle sue spalle sente un passo di donna.
Adesso guarda attentamente lui. Sta correndo a prendere un aereo o pedala sulla sua bici o torna dai campi o fa altro. All’improvviso sente un rumore di passi alle sue spalle. Pesanti, rapidi. Passi maschili. Una frazione di secondo prima di girarsi sa di avere paura. Dice a se stesso che non ha nessuna ragione di avere paura. Però ha paura. La sua reazione sarebbe diversa se dietro di lui sente un passo di donna.
Robin Morgan. Il demone amante. Sessualità del terrorismo.
La Tartaruga, ’98

Locandina_dettaglioStorie, lingue e linguaggi, altre da quelle del dominio … per rimettere in gioco significati e racconti. Porgendo attenzione a chi li fa e come, con attenzione mirata alla differenza sessuale ed alle soggettività narranti, come prima cura della convivenza umana.
Con questa ottica abbiamo scelto 4 titoli dal Catalogo di Cantiere Italia 2001 Cento schermi per il cinema di qualitàProgetto Speciale della Direzione Generale per il Cinema del Ministero Beni Culturali e dell’A.I.C.A (Associazione per le Iniziative Cinematografiche Audiovisive a cui aderiscono le 9 Associazioni Nazionali di promozione della cultura cinematografica presso i diversi pubblici)
Locandina_Programma

… e quindi apriamo la nostra rassegna con la storia di una strega, un pezzo del nostro occidente, raccontata da un uomo di attenzione: Gostanza da Libbiano di Paolo Benvenuti tra i più bei film dell’anno” secondo il giudizio di Silvana Silvestri .
Il film è rigorosamente basato sugli atti del processo alla guaritrice di San Miniato che mette in sospetto le autorità ecclesiastiche locali per aver organizzato un’azienda di vedove con cui preparava erbe medicamentose. Accusata dal vescovo di Lucca, a seguito di una breve istruttoria, viene accusata di stregoneria. Bianco e nero squarciato dalla incandescente interpretazione di Lucia Poli che riporta viva quella tosca voce di sessantenne popolana di 500 anni fa. E’ vietato ai minori di 14 anni, con la motivazione che “vi si mostrano torture inflitte da religiosi”! Interessante, no?!
Sul sito ‘Visionaria’ una scheda del film.

Poi il negativo di generi, generazioni, genti. Le scene derelitte dell’oggi, le mancanze di senso e gli spaesamenti, in regioni di confine annichilite dalla miseria, dentro l’occhio della giovane iraniana Samira Makhmalbaf in Takhte Siah Lavagne, Gran Premio della Giura a Cannes.
Tra Kurdistan e Iran: un gruppo di insegnanti attraversa la regione trasportando lavagne sulla schiena e passando di villaggio in villaggio alla ricerca di studenti…storie di incontri impossibili e di strazio delle genti. Nessuna promessa appare raccoglibile quando neanche la lingua materna trova più passaggio di generazioni… e i bambini separati e intrappolati divengono bersaglio per i cecchini di frontiera. Né imparare né insegnare…nel deserto della parola. Chi di voi ricorda La Mela? Lì c’era un vicinato e una cura ancora possibile a ricomporre in tenerezza la derelizione dei gesti imprigionati delle bambine.

Regione Georgia. 27 Missing Kissis 27 Baci perduti. Nana Djordjadze, architetta, attrice e regista di Tblisi, racconta nei modi di una ballata un po’ folle, ambientata in una estate di campagna, lo spaesamento e la vitalità inaddomesticata di una ragazza – capelli rossi da incendio permanente proprio come quelli della regista stessa – tra stereotipi, trasgressioni di banali mitografie e la follia dei guerreggiamenti …
I raffinati svisamenti sonori sono di Goran Bregovic.
All’ultimo festival di Giffoni, la platea delle/gli adolescenti si è mostrata molto toccata…
Qualche giorno fa, ospite del 23° Festival del Laboratorio Immagine Donna, la regista ha ricevuto dal Comune di Firenze il Sigillo della Pace… può darsi, allora, che non tutto sia perduto!

Alterità d’oggi postmoderno in casa nostra con Sud Side Stori di Roberta Torre, la singolare filmaker del musical in vuccirìa. Qui offre il centro scena alle prostitute di colore … per una storia d’amore, forse possibile, tra Romea e Giulietto.
Giulietto, cantante di strada ha delle zie che mai e poi mai concederanno il loro nipote ad una negra che sente di selvatico; Romea, prostituta nigeriana ha delle amiche che mai e poi mai approveranno una sua unione con un bianco che puzza di formaggio…. “ho voluto fare un film sull’immigrazione, sulle difficoltà che porta inevitabilmente con sé…Tutti hanno paura del diverso, qualcuno lo dice, altri fingono, altri non hanno ancora capito; i miei personaggi lo gridano e non cercano conciliazione” dichiara l’autrice.

Locandina_ProgrammaProduzioni indipendenti, una lezione di poesia dalla Palestina, riflessioni possibili da scambiarsi, nella sezione video in collaborazione con il 23° Festival del Laboratorio Immagine Donna di Firenze.

Cina inusuale, quella di Le notti di Mian Mian raccolte nel video Shangai, Mon Amour da Nene Grignaffini e Franco Conversano, produzione Movie Movie di Bologna: giovane, volitiva e cinese del mondo, ha cominciato a scrivere nel 1995 per sopravvivere e non morire di eroina; è diventata un caso letterario; qualche settimana fa ha illuminato l’ultimo festival di Mantova letteratura con il suo umor dark.

Due video della regista palestinese Liana Badr e delle sue produzioni Creative Women Forum.
Fadwa Touquan poeta di Nablus, canta l’amore nelle sue varie forme. Liana Badr ne raccoglie la voce e la storia: Fadwa è stata reclusa da un fratello, in casa per dieci anni, da un altro accompagnata sulla strada della poesia. Si arrampica sul tavolo per guardare fuori l’orizzonte aperto, pubblica con pseudonimo maschile, capta la guerra, i massacri, la resistenza agli inglesi, poi viaggia e poi torna nella casa non più casa, fino a qui…
Ne L’ulivo racconta la violenza dello sradicamento… raccontando degli alberi di ulivo e della loro necessità per la vita: solo nel 1999 l’occupazione israeliana ha abbattuto 15.180 alberi di ulivo …nell’ombra delle loro foglie leggiamo la storia della nostra presenza su questa terra. Nei nodi delle loro radici ritroviamo tutte le leggende dei tempi passati perché l’albero è il focolare della vita…

Guerre che ho visto è il tema di questa ultima serata, con scelta di testi dall’omonimo quaderno di Via Dogana/Libreria delle donne di Milano e da Il Demone amante. Sessualità del terrorismo di Robin Morgan, ed it. Tartaruga 98. Letture di Giulia Clarkson.
Video “Le donne a Genova” curato da Marea. Un’occasione per conoscere pratiche e raccogliere conversazioni.


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