Gabriella Rosaleva, regista ed autrice di cinema e tv, si caratterizza per una produzione particolarmente attenta alla densità delle immagini e del sonoro.
Dopo alcuni super8 che sul finire degli anni ’70 si segnalano a Festival di cinema indipendente, realizza nel 1982 il suo lungometraggio più noto Il processo a Caterina Ross, processo per stregoneria alla giovane contadina Catarina, che raccoglie lo studio sulle streghe della filosofa Luisa Muraro. Prodotto da Emanuela Piovano ed interpretato dalla intensa Maddalena Recino, il film è girato nel vacuo di un capannone industriale abbandonato alla Bovisa, mentre la parte riguardante i testimoni d’accusa in esterni di alta montagna. Le parole del film sono tratte dagli atti ufficiali del processo del 1697.
Apprezzato al Festival di Locarno alla sua uscita, è stato di recente restaurato e presentato al Festival del Cinema di Torino.
Gabriella Rosaleva ha lavorato da autrice indipendente, per la Rai, Rai International e la Tv della Svizzera italiana con singolari racconti e documentari.
Ha pubblicato per LaTartaruga edizioni il testo Le virtù della memoria.
Da alcuni anni risiede nel Nord della Sardegna di cui apprezza le luci, i profumi, la natura e l’essenzialità delle configurazioni.
Nel 2017 ha realizzato, con giovani studenti di Cinema dell’Università di Sassari un singolare e bel cortometraggio Viaggio a Stoccolma ispirato a Grazia Deledda ed al suo viaggio in treno verso la Svezia per ritirare il premio Nobel nel 1927. Premiato al Festival Internazionale di Cinema e donne di Firenze del 1918.
Filmografia
Viaggio a Stoccolma, 2017 cortometraggio
La sposa di San Paolo, 1990 mediometraggio
Prima del futuro, 1985 mediometraggio
Processo a Catarina Ross, 1992, lungometraggio
Interessante e dettagliato il testo monografico
Luisa Cutzu: Gabriella Rosaleva. ETS ed 2021
regia di Luisa Cutzu, Gabriella Rosaleva, regista del passato futuro, It. 42′ 2021
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