ZanelaMuholi_Fotografa

 

Zanele Muholi fotografa lesbica nera sudrafricana coniuga la produzione artistica con l’impegno di quello che lei stessa definisce artivismo visuale.
Nata a Umlazi (Durban) nel 1972, ha studiato Advanced Photography al Market Photo Workshop a Newtown e ha tenuto la sua prima personale alla Johannesburg Art Gallery nel 2004.
Ha lavorato come community relations officer per il Forum for the Empowerment of Women (FEW), un’organizzazione nera lesbica di Gauteng, e come fotografa e reporter per Behind the Mask, una rivista online dedicata a questioni gay e lesbiche in Africa.
Il suo lavoro rappresenta il corpo delle donne nere in un modo franco e al contempo intimo, sfidando la tradizione e gli stilemi razzisti o sessisti del ritratto dei corpi delle donne nere nella fotografia documentaria. La sua personale Only half the picture, esibita alla galleria Michael Stevenson nel marzo del 2006, ha viaggiato dal Market Photo Workshop di Johannesburg all’Afrovibes Festival ad Amsterdam. Nel 2008  ha tenuto una personale a Le Case d’Arte, Milano, e nel 2009 ha partecipato a una grande mostra con Lucy Azubuike al CCA Lagos, in Nigeria.
Riconoscimenti: nel 2005 ha ricevuto il Tollman Award for the Visual Arts, la prima BHP Billiton/Wits University Visual Arts Fellowship nel 2006, e nel 2009 è stata artista residente Ida Ely Rubin al Massachusetts Institute of Technology (MIT) (scheda tratta dal catalogo del festival SPK2012)
Il focus del suo impegno artistico/culturale/politico: dare visibilità ai corpi ed ai volti delle donne nere lesbiche, per lo più povere, e costruire un archivio di rappresentazioni della comunità LGBT sudafricana, attraverso tracce visuali ed una partecipata esperienza vitale e condivisione di sguardi.
 
Ha documentato con il suo lavoro il dramma degli “stupri correttivi” di lesbiche nere povere e i crimini d’odio tacitamente accettati dalla maggior parte della popolazione, come punitivi e rieducativi alla norma eterosessuale.

zanele_muholi_abbracciate

zanele muholi abbracciate

La sua cifra, altamente estetica e radicalmente politica, sta nel contrapporre alla violenza machista e sessista eteropatriarcale la forza e la bellezza delle donne e delle persone che ritrae e di farlo in colloquio pubblico forte e con atteggiamento di “inviolabilità” .

 

DIFFICULT LOVE  (Sudafrica 2012, doc. 48’) è un mediometraggio documentario, pensato per una visione non di margine artistico ma di ampia pubblica visione ( ci tiene a sottolineare Zanele nell’incontro al Festival SomePreferCake 2012) che è stato programmato alla TV sudafricana in orario di alta fascia d’ascolto, proprio con un chiaro intento di empowerment politico.
Premio come miglior documentario al festival SomePreferCake 2012: per la straordinaria sensibilità figurativa e linguistica attraverso cui il film costruisce un autoritratto, potente e commovente, di un’artista e di una militante totale. Un’artista che non ha paura di mostrare le lacrime di fronte al dolore del mondo. Un’artista, soprattutto, che ha saputo trasformare le difficoltà dell’amore lesbico in poesia e bellezza.”

 

 


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